ROMA (Reuters) – La crescita economica dell’Italia lo scorso anno è stata più debole di quanto stimato in precedenza ma, a grande vantaggio del governo, anche il deficit di bilancio e il debito pubblico in rapporto alla produzione sono diminuiti.
Gli emendamenti allentano parte della pressione sul primo ministro Giorgia Meloni affinché riduca drasticamente il deficit per rispettare l’impegno di Roma nei confronti dell’UE mentre prepara il bilancio 2025.
Le revisioni significano che un aumento precedentemente previsto del rapporto debito/PIL nei prossimi anni potrebbe ora essere evitato, ha detto un funzionario governativo, che ha chiesto di restare anonimo.
L’ISTAT ha tagliato il deficit di bilancio per il 2023 al 7,2% del prodotto interno lordo (PIL), in calo rispetto alla stima del 7,4% fatta ad aprile, la più alta della zona euro.
L’Italia, a cui l’Ue ha avviato una procedura per disavanzo eccessivo a giugno, mira a ridurre il deficit al 4,3% del Pil quest’anno, al 3,6% nel 2025 e successivamente al 2,9%.
L’ISTAT ha rivisto il livello del debito pubblico al 134,6% del Pil dal 137,3% del 2023. Il rapporto debito/Pil dell’Italia è il secondo più alto nell’Eurozona dopo la Grecia.
Le revisioni facevano parte della revisione annuale dei dati del PIL italiano effettuata dall’ISTAT ogni settembre. L’esercizio di quest’anno ha comportato una modifica dell’anno base per i dati sulla crescita del PIL dal 2015 al 2021.
Nel 2023, si prevede che il PIL aumenterà di 46,6 miliardi di euro (51,69 miliardi di dollari) raggiungendo 2,13 trilioni di euro.
Tuttavia, il tasso di crescita del 2023 è stato ridotto allo 0,7% dallo 0,9% precedentemente riportato a causa delle revisioni dei dati degli anni precedenti.
L’ufficio statistico ha inoltre rivisto i dati relativi al PIL, al deficit e al debito del paese per il 2022 e il 2021.
La crescita passerà dal 4,0% al 4,7% nel 2022. Il deficit di bilancio è stato ridotto dall’8,6% all’8,1% del PIL, mentre il debito è stato ridotto dal 140,5% al 138,1%.
A causa di diversi anni di revisioni al rialzo del PIL, il PIL italiano alla fine del 2023 supererà per la prima volta il livello precedente alla crisi finanziaria del 2008, ha affermato l’ISTAT.
La scorsa settimana il Ministero del Tesoro italiano ha deciso di attendere la pubblicazione delle revisioni dell’ISTAT per vedere quale impatto avrebbero avuto sulle finanze pubbliche, invece di elaborare un bilancio pluriennale.
Dopo l’approvazione di governo e parlamento, il piano dovrebbe essere inviato a Bruxelles all’inizio di ottobre.
($1 = 0,9015 euro)
(Segnalazione di Gavin Jones, Valentina Consiglio e Antonella Cinelli, Giuseppe Fonte, Scrittura di Gavin Jones)