L’Italia ha rimpatriato con successo più di 250 antichità contrabbandate e vendute da una rete internazionale alla fine degli anni ’90 dagli Stati Uniti dopo che la polizia aveva scoperto che erano state rubate.
266 cimeli del valore di milioni di dollari e oggetti sequestrati da un magazzino di New York di proprietà del commerciante di antichità britannico Robin Symes e restituiti da collezionisti indotti ad acquistare proventi illeciti sono stati ben accolti dall’Italia. Hanno detto i funzionari.
L’unità speciale dei Carabinieri italiani ha affermato che il tesoro è stato recuperato grazie alla collaborazione tra le autorità giudiziarie italiane e statunitensi.
La collezione di oggetti culturalmente significativi, alcuni risalenti a 3.000 anni fa, comprende vasi, dipinti, sculture e mosaici inestimabili, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Reuters.
Sono rappresentati i periodi storici che vanno dall’età villanoviana alla civiltà etrusca, alla Magna Grecia e alla Roma imperiale.
Le immagini condivise dal Ministero della Cultura italiano la scorsa settimana hanno mostrato manufatti in mostra al New York Restoration Festival.
I funzionari hanno affermato che molti dei mosaici valgono diversi milioni di euro e sono antichità e manufatti che l’Italia ha cercato a lungo di recuperare.
Il bottino, che è ora arrivato a Roma, comprende 65 oggetti che sono stati offerti alla Menil Collection di Houston da un collezionista ma che sono stati respinti, secondo una dichiarazione dei funzionari italiani.