Mercoledì il governo italiano ha approvato un decreto che raddoppia la cosiddetta “flat tax” a 200.000 euro (218.220 dollari) all’anno, applicata ai redditi guadagnati all’estero da individui facoltosi che trasferiscono la propria residenza fiscale nel Paese.
L’incentivo, introdotto nel 2017 sotto un governo di centrosinistra, aveva lo scopo di attirare persone benestanti in Italia nella speranza che potesse portare benefici all’economia.
Ma il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha detto ai giornalisti che l’Italia ora si oppone all’idea che i paesi competano tra loro per offrire “benefici finanziari” ai ricchi.
La decisione del governo potrebbe anche contribuire in piccola misura al rafforzamento delle finanze pubbliche di Roma, mentre il Primo Ministro Giorgia Meloni prepara il bilancio 2025 volto a ridurre l’ampio divario fiscale del Paese.
Un notevole beneficiario di questo piano è stata la stella del calcio portoghese Cristiano Ronaldo, che ha trasferito la sua residenza fiscale in Italia tra il 2018 e il 2021 quando giocava per la Juventus.
Giorgetti ha affermato che circa 1.186 contribuenti hanno beneficiato dell’imposta unificata, mentre la Corte dei Conti italiana ha stimato che le imposte pagate con il sistema tra il 2018 e il 2022 ammontano a 254 milioni di euro.
L’Unione Europea ha criticato questa misura, definendola ingiusta e dannosa per i conti dello Stato.
Nel suo rapporto globale sull’evasione fiscale di quest’anno, l’Osservatorio fiscale dell’UE ha affermato: “I sistemi di individui con patrimoni elevati in Grecia e Italia sono i più dannosi perché forniscono esenzioni significative a individui molto ricchi”.