Mercoledì 7 agosto il governo italiano ha dichiarato che raddoppierà l’imposta fissa sui redditi esteri per i lavoratori ad alto reddito che si sono recentemente trasferiti dall’estero, da 100.000 euro (110.000 dollari) a 200.000 euro all’anno.
L’aliquota originale, imposta per un massimo di 15 anni al posto di altre tasse, è stata introdotta nel 2017 nel tentativo di attirare persone facoltose dall’estero, compresi gli italiani che risiedono fiscalmente altrove da molti anni.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha dichiarato dopo la riunione del gabinetto che il governo del primo ministro Giorgia Meloni ha approvato “una legge che ha suscitato grande scalpore: raddoppia la cosiddetta flat tax sui miliardari”. Ha detto che 1.186 persone con un patrimonio netto elevato hanno trasferito la loro residenza a fini fiscali in Italia dal 2017, ma ha detto che è “molto difficile valutare” quanto hanno investito in Italia.
Giorgetti ha affermato che la nuova tariffa – che un portavoce del dipartimento ha confermato si applicherà solo ai nuovi entranti – è ancora interessante, ma ha affermato che è importante che i paesi non cerchino di competere per offrire le tariffe più basse a individui e aziende con un patrimonio netto elevato. “Siamo contrari all’avvio della competizione perché paesi come l’Italia, che hanno uno spazio finanziario molto limitato, sono destinati a perdere”, ha detto in conferenza stampa.
Giorgetti ha ricordato le discussioni globali in corso su come far pagare più tasse ai ricchi, un tema che ha dominato la riunione dei ministri delle finanze del G20 a Rio de Janeiro il mese scorso. I ministri hanno concordato di lavorare insieme sulla questione, ma si sono astenuti dal raggiungere un accordo più sostanziale, a causa dell’opposizione incontrata soprattutto dagli Stati Uniti.
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