Milano, Italia: L’Italia mira a ridurre il deficit di bilancio al 2,8% del PIL entro il 2026, al di sotto del limite del 3% fissato dall’Unione Europea, ha detto venerdì il ministero delle Finanze.
Grazie alle entrate fiscali superiori alle attese, Roma prevede quest’anno un deficit del settore pubblico pari al 3,8% della produzione economica, in calo rispetto al 7,2% del 2023 e inferiore al 4,3% previsto dal governo ad aprile.
Gli impegni del governo del primo ministro Giorgia Meloni sono contenuti nel piano settennale di riduzione del deficit presentato al governo dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti prima di essere inviato alla Commissione europea.
La Commissione ha già citato l’Italia e sei membri dell’UE per deficit eccessivi.
“Il piano adotta un approccio serio, prudente e responsabile ed è in linea con le misure adottate dal governo fin dall’inizio”, ha affermato il ministero nella sua nota.
“Il governo mira a ridurre il rapporto deficit/Pil al 3,3% nel 2025 e al 2,8% nel 2026, permettendogli di uscire dalla procedura di disavanzo eccessivo”, si legge.
Il piano prevede che la spesa pubblica annua aumenti dell’1,5%.
Dopo una revisione da parte dell’Istituto Nazionale di Statistica e della Banca d’Italia, il debito pubblico del Paese nel 2023 è ora stimato al 134,8% del Pil, in aumento rispetto al 137,3% precedente, ha affermato il Ministero.
Questo rapporto è molto più elevato nell’UE che in Grecia.
Il rapporto inizierà a diminuire a partire dal 2027, ha affermato il ministero, senza fornire dati.
A seguito della pandemia di Covid, il deficit e il debito dell’Italia sono stati ulteriormente gonfiati da un sistema di sussidi per il miglioramento degli alloggi introdotto dall’allora Primo Ministro Giuseppe Conte nel 2020.