L’Italia introdurrà i privilegi dei beach club entro giugno 2027 – Euractiv

L’Italia introdurrà i privilegi dei beach club entro giugno 2027 – Euractiv

L’Italia mercoledì (4 settembre) ha approvato un piano per mettere a gara 28.000 lucrosi bar e beach club in franchising entro giugno 2027, in una risposta a lungo ritardata alla richiesta dell’Unione Europea che Roma aprisse il settore ai nuovi arrivi.

Le aziende che noleggiano ombrelloni e vendono generi alimentari sui 7.500 chilometri di costa italiana sono tradizionalmente piccole imprese familiari le cui licenze vengono tramandate di generazione in generazione.

Molti italiani considerano le passeggiate lungo la costa un rito estivo e i beach club generano in Italia un fatturato di circa 2,1 miliardi di euro all’anno, secondo la società di consulenza Nomisma nel 2023.

Gli imprenditori che vogliono una fetta del business dicono di essere ingiustamente svantaggiati. Gli attuali affiliati garantiscono che gli operatori a conduzione familiare riducano i costi per i bagnanti ed evitino che le spiagge preziose cadano nelle mani di grandi catene che potrebbero non rispettare le tradizioni locali.

I beach club, dove i turisti a volte possono pagare più di 30 euro al giorno per noleggiare una sedia e un ombrellone, hanno aperto in alcuni luoghi con due ore di ritardo il 9 agosto, mentre i gestori protestavano contro il nuovo piano.

L’Unione Europea ha ordinato all’Italia nel 2006 di indire gare pubbliche per le licenze balneari, ma i successivi governi italiani di tutti i colori hanno ritardato i passi nonostante le pressioni di Bruxelles.

Secondo la legislazione approvata mercoledì, le licenze commerciali costiere esistenti rimarranno in vigore fino a settembre 2027, si legge in una dichiarazione dell’ufficio del Primo Ministro Giorgia Meloni.

La scadenza potrebbe essere posticipata a marzo 2028 se ci fossero “ragioni oggettive” per ritardare la procedura di gara, secondo una bozza di decreto visionata da Reuters.

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Gli operatori che perdono il loro franchising hanno diritto al risarcimento pagato dal nuovo proprietario.

Le autorità italiane valuteranno le offerte sulla base di criteri tra cui se l’offerente ha guadagnato il suo reddito primario dalla concessione della spiaggia negli ultimi cinque anni, il che potrebbe aiutare alcuni operatori esistenti a mantenere le loro licenze.

Secondo gli ultimi dati della Corte dei Conti italiana, il governo ha ricevuto in media 102 milioni di euro all’anno dalle licenze di esercizio tra il 2016 e il 2020.

By Orsina Fiorentini

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