Il governo italiano ha espresso solidarietà a Israele e ha riaffermato i suoi piani di collaborazione con i partner internazionali, compreso il Libano, promettendo un sostegno continuo alla sicurezza del Paese per prevenire un’escalation del conflitto.
La solidarietà del governo italiano nei confronti di Israele non è stata immediata: il primo ministro Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia/ECR) ha invitato il primo ministro Benjamin Netanyahu a porgere le sue condoglianze al popolo israeliano e, in particolare, alle famiglie delle vittime, degli ostaggi e degli ferito.
Fonti governative affermano che il governo Meloni lavorerà con partner internazionali per coordinare il sostegno a Israele. “L’Italia è a sostegno del popolo israeliano”, si legge nella nota di Palazzo Sigi.
“I timori crescono, ma stiamo lavorando perché ciò non accada. Sosteniamo tutte le iniziative per evitare che il conflitto si espanda oltre i confini di Israele e Palestina”, ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani (Forza Italia/PPE).
L’Italia è preoccupata per quanto sta accadendo in Libano, dopo che la Meloni ha parlato lunedì al telefono con il primo ministro della Repubblica libanese Najib Mikati. Ha riaffermato la volontà dell’Italia di “continuare a contribuire” alla sicurezza e alla stabilità del Libano in questo “momento delicato”.
I due leader hanno discusso anche dell’emergenza migratoria e della questione dei rifugiati siriani in Libano, ha precisato il governo in una nota.
“Al momento non ci sono segnali di un attacco imminente in Libano (…) Seguiamo l’evolversi della situazione minuto per minuto. C’è molta tensione”, spiega Tajani.
“Stiamo lavorando con Stati Uniti, Francia, Germania e Gran Bretagna affinché non vi siano pregiudizi e alcuna espansione del sacro diritto di Israele a difendersi, poiché ha dovuto affrontare attacchi disumani non solo contro i militari ma anche contro i civili”, ha aggiunto il ministro. .
Sono 1.000 gli italiani di stanza in Libano nell’ambito dell’Unifil (Forza nazionale provvisoria unita in Libano), mentre la Farnesina è al lavoro per aiutare gli italiani bloccati in Israele, organizzando diversi voli per chi vuole tornare in patria.
(Federica Pascale | Euractiv.it)