Gli eventi di bob, skeleton e slittino si terranno in Austria o Svizzera invece che in Italia, paese ospitante ufficiale delle Olimpiadi invernali del 2026.
Alle prossime Olimpiadi invernali del 2026, l’Italia non costruirà la nuova pista di bob necessaria per ospitare questo sport ricco di adrenalina nel nord.
Euronews aveva precedentemente riferito che i costi della tratta erano andati fuori controllo Nessuna delle due società ha presentato offerte durante l’estate per la costosa nuova costruzione.
Secondo le stime costerà tra i 93 e i 120 milioni di euro.
Ora i funzionari olimpici italiani affermano che la nuova pista di bob – che ha dovuto essere costruita da zero perché era troppo costoso ricostruirne una già chiusa 15 anni fa – non sarà mai costruita.
Dovrebbe essere completato entro dicembre 2024 e sarà utilizzato per la prima volta in un evento di prova prima dei Giochi invernali.
La decisione, quasi inevitabile dopo mesi di dibattiti e battute d’arresto, è cruciale per i Giochi invernali italiani e una parte delle Olimpiadi – le gare di bob, slittino e skeleton – devono svolgersi in un paese diverso.
Il presidente italiano del CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano), Giovanni Malago, ha dichiarato lunedì che la decisione di abbandonare il programma è stata presa dal governo del Paese e dal Comitato Olimpico Internazionale (ICO).
Non è ancora chiaro quale sarà il Paese che ospiterà le gare di bob al posto dell’Italia.
Il sindaco di Innsbruck, Georg Willi, aveva precedentemente offerto le strutture della città austriaca alle autorità italiane e aveva chiesto circa 12,5 milioni di euro per ammodernare e riparare la struttura.
L’Italia finora ha ignorato questa offerta. Ma le cose potrebbero essere cambiate drasticamente dopo lunedì, rendendo Innsbruck un possibile candidato, così come St. Moritz in Svizzera.
I funzionari statunitensi hanno espresso il loro disappunto per la decisione italiana.
“USA Luge è delusa dal fatto che la sede della pista per i Giochi Olimpici Invernali del 2026 sia stata spostata da Cortina, poiché riteniamo che sarebbe stata una posizione migliore data la sua storia”, ha affermato Jim Leahy, CEO di USA Luge.
“I nostri atleti saranno preparati e desiderosi di competere ovunque si svolga.”