Di Giuseppe Fonte
ROMA (Reuters) – L’Italia intende consolidare il proprio impegno a portare il rapporto deficit/Pil al di sotto del tetto del 3% dell’Ue entro il 2026 nel piano di bilancio strutturale a medio termine del Tesoro a metà settembre, hanno riferito a Reuters fonti vicine alla questione.
Roma quest’anno ha adottato la cosiddetta procedura per disavanzo eccessivo da parte dell’UE e il suo nuovo quadro di bilancio mira a ridurre il gap fiscale in linea con le raccomandazioni dell’UE e rispettare l’ultima riforma delle regole finanziarie del blocco.
La procedura di default obbliga l’Italia a ridurre il suo deficit di bilancio strutturale – escludendo fattori una tantum e fluttuazioni del ciclo economico – dello 0,5% o dello 0,6% del PIL all’anno.
Le nuove regole fiscali richiedono un ritmo lento ma costante di riduzione del deficit e del debito nell’arco di quattro-sette anni a partire dal 2025.
Le fonti, che hanno chiesto di restare anonime a causa della delicatezza della questione, hanno affermato che il Tesoro sta esaminando il deficit italiano sostanzialmente in linea con le stime di bilancio delineate tra aprile e maggio.
All’epoca, il governo si era impegnato a ridurre il gap fiscale al 3,6% del Pil nel 2025 dal 4,3% previsto per quest’anno, e al 2,9% nel 2026, sebbene i livelli siano leggermente più alti rispetto alle tendenze attuali.
Il deficit italiano nel 2023 è stato pari al 7,4% del Pil, il più alto della zona euro, spinto da generosi incentivi per miglioramenti domestici a risparmio energetico noti come superbonus.
La proposta di bilancio quadro, che fornisce il quadro per il bilancio 2025, deve essere presentata alle autorità dell’UE entro il 20 settembre.
Nonostante l’impegno a contenere il deficit, il governo del Primo Ministro Giorgia Meloni ha ripetutamente affermato che intende estendere fino al 2025 i tagli temporanei ai contributi sociali e gli sgravi fiscali per le persone che guadagnano fino a 28.000 euro (31.125 dollari) all’anno.
Entrambe le misure sono attualmente in vigore fino a dicembre e potrebbero essere prorogate fino al prossimo anno, con un costo per le casse statali di circa 15 miliardi di euro.
Inoltre, il governo sta lavorando ad un’ulteriore serie di tagli fiscali volti ad aiutare le persone a guadagnare fino a 60.000 euro, hanno detto fonti separate.
Nessuna delle due fonti chiarisce come il governo intende finanziare queste misure.
Venerdì Meloni incontrerà i principali esponenti della sua coalizione per discutere i piani di bilancio della Roma. ($1 = 0,9001 euro)
(Segnalazione di Giuseppe Fonte, montaggio di Gavin Jones e Keith Weir)
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