La NASA crede che la sonda di Marte sia riuscita a prelevare un campione di roccia

Un campione del tubo con il suo contenuto dalla roccia granulata all’interno è stato ottenuto dal rover Mars Perseverance, 1 settembre 2021. / CFP

Un campione del tubo con il suo contenuto dalla roccia granulata all’interno è stato ottenuto dal rover Mars Perseverance, 1 settembre 2021. / CFP

Il rover della NASA è riuscito nel suo secondo tentativo di raccogliere un pezzo di roccia marziana per analisi future da parte di scienziati sulla Terra, molto probabilmente.

I suoi primi sforzi sono falliti il ​​mese scorso dopo che il masso era troppo friabile per resistere all’addestramento del robot, ma i dati ricevuti in ritardo il 1 settembre hanno suggerito che l’operazione ha funzionato questa volta.

La questione rimane in qualche modo incerta, ha detto giovedì l’agenzia spaziale statunitense, perché le immagini scattate dopo che il braccio della navicella è stato completato per ottenere un campione erano inconcludenti a causa delle scarse condizioni di luce solare.

Entro sabato sono attese altre foto scattate con una migliore illuminazione.

“Il team ha identificato un sito, selezionato e perforato una roccia praticabile di valore scientifico”, ha dichiarato in una nota Jennifer Trosper, project manager del Jet Propulsion Laboratory della NASA a Pasadena.

“Lavoreremo su questo piccolo inconveniente con le condizioni di illuminazione nelle foto e saremo comunque incoraggiati ad avere un campione in quel tubo”.

L’obiettivo era un masso delle dimensioni di una valigetta chiamato rochet dalla cresta di 900 metri.

Perseverance, la più recente sonda marziana della NASA, è atterrata sul cratere del pianeta Jezero – il sito su un antico lago – a febbraio in una missione alla ricerca di segni di antica vita microbica.

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I suoi strumenti scientifici montati su torre sono in grado di determinare la composizione chimica e minerale e ricercare la materia organica, oltre a caratterizzare al meglio i processi geologici del pianeta.

Usa una punta da trapano e una punta cava all’estremità del suo braccio robotico di due metri per estrarre campioni leggermente più spessi della matita, che conserva sotto lo stomaco.

La NASA sta pianificando una missione per restituire circa 30 campioni sulla Terra negli anni 2030, quando gli scienziati saranno in grado di eseguire un’analisi più dettagliata che potrebbe confermare la presenza di vita microbica.

Fonte/i: AFP

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