Anche il settore delle imprese riflette una crescente fiducia questo mese, con l’indicatore Istatt del sentiment economico (IESI) che è salito a 107,2 da 103,5. Tuttavia, la fiducia nel settore manifatturiero è scesa a 95,4 da 96,6. Il clima relativo agli ordini ha mostrato lievi variazioni, mantenendosi stabile, mentre le prospettive per l'industria manifatturiera sono leggermente peggiorate (gli indicatori hanno corretto rispettivamente da -21,2 a -21,1 e da 1,8 a -1,5). Resta infine costante il saldo delle valutazioni sulle scorte (5,2).
L'indice della fiducia al dettaglio è aumentato leggermente a 107,8 da 107,5. Le aziende intervistate rivedono i giudizi sull'andamento corrente degli affari, ma sono preoccupate per l'andamento futuro delle vendite (il saldo della prima variabile sale da 13,0 a 19,1, mentre la seconda peggiora da 27,2 a 20,1). Si ritiene che le scorte siano diminuite (le scorte corrispondenti sono scese da 10,2 a 8,3), precisa l'Istat in un comunicato.
Nel dicembre 2023, la fiducia dei consumatori italiani è cresciuta, l’indice è salito a 106,7 e l’indice del clima economico è salito a 118,6. Anche la fiducia delle imprese è aumentata, tuttavia, la fiducia del settore manifatturiero è leggermente diminuita e le prospettive manifatturiere sono leggermente peggiorate. Il settore della vendita al dettaglio ha registrato un modesto aumento della fiducia, con opinioni contrastanti sulle vendite future.
Ufficio notizie Fiber2Fashion (KD)