È arrivato il loro momento, sono determinati. Il primo ministro ungherese Viktor Orbán ha assicurato i suoi ammiratori italiani domenica 6 ottobre, sul palco di Pontita, davanti al prato fangoso italiano vicino a Milano dove si è svolta la cerimonia annuale della lega. “Vinceremo. L’Ungheria è l’esempio vivente che ciò è possibile”, ha detto il padrino dell’estrema destra continentale alle migliaia di sostenitori riuniti davanti al palco, mentre i suoi alleati europei lo ascoltavano da dietro.
Dopo aver invitato i “patrioti” a unirsi, Orban ha elencato una serie di vittorie come ospite di Matteo Salvini, vicepresidente di estrema destra del governo italiano e capo della Lega. Ha sottolineato la coalizione di estrema destra al potere in Italia dal 2022, l’avanzata del leader di estrema destra Geert Wilders nei Paesi Bassi nel 2023 e la vittoria del populista ceco Andrzej Babis alle elezioni senatoriali di settembre. Una settimana prima vittoria del Partito della Libertà (FPÖ) in Austria, fondato dagli ex nazisti nel 1956.
Nel suo discorso, Orbán ha infiammato il pubblico pronosticando quella che ha definito la madre di tutte le vittorie: il terzo maggior numero di deputati al parlamento di Strasburgo e una vittoria immediata per il Rassemblement National (RN) francese, suo partner nel Nuovo Gruppo Patriottico. per l’Europa. .
L’estremismo islamico è un tema persistente
Il pubblico, opportunamente riscaldato, ha applaudito. Salendo sul palco, tutti i relatori – dal portoghese André Ventura del partito Sega all’olandese Wilders – hanno ribadito il messaggio: l’Europa sarà colpita da un’invasione di migranti portatori del “peggior cancro dell’umanità”, nelle parole scelte da Salvini, l’estremismo islamico.
Il materiale è ben indossato. Eppure, a giudicare dai risultati registrati in tutta Europa dagli amici politici del ministro italiano, il risultato colpisce ancora nel segno. Salvini ha addirittura rinviato la tradizionale festa di Pontida in concomitanza con l’anniversario della battaglia di Lepanto. Nel 1571, al largo della costa di questo porto greco, le flotte cristiane della Spagna, che controllava l’Italia meridionale, Genova, Venezia e il Papato, si unirono sotto la bandiera della Lega Santa per schiacciare la flotta ottomana.
“Abbiamo fermato il progresso islamico e lo faremo di nuovo oggi!” Il leader di estrema destra ha assicurato i suoi sostenitori. Salvini ha voluto che “fossero ricordate insieme” le commemorazioni del 7 ottobre 1571 e del 7 ottobre 2023, espressioni del conflitto con un nemico dal Mediterraneo alla Palestina contemporanea ai tempi di Filippo II.
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