La comunità ebraica di Melbourne si riunisce per una veglia a Southbank

La comunità ebraica di Melbourne si riunisce per una veglia a Southbank

Più di 1.500 membri della comunità ebraica di Melbourne si sono riuniti domenica a Southbank, alla vigilia del primo anniversario degli attacchi di Hamas del 7 ottobre. Gli organizzatori della veglia hanno detto che molti di loro avrebbero voluto partecipare ma avevano troppa paura per partecipare.

Joel Cooper, che insieme agli altri organizzatori ha mantenuto segreti i dettagli della manifestazione fino a poche ore prima dell’inizio per ragioni di sicurezza, ha detto di aver ricevuto chiamate dalla comunità che chiedeva se fosse sicuro partecipare. Alla fine alcuni arrivarono addirittura da Albury. Ma Cooper stima che centinaia di persone siano rimaste a casa.

Più di 1.500 persone si sono radunate all’estremità meridionale del Sandridge Bridge per celebrare il primo anniversario degli attacchi del 7 ottobre.credito: Bridie Smith

Ha detto che mentre il focus della veglia era sui quasi 100 ostaggi ancora detenuti a Gaza, c’era anche il desiderio di normalizzare il raduno degli ebrei australiani a Melbourne. Ha detto che il luogo della veglia a Southbank era simbolico.

“Siamo a un’estremità [Sandridge] Ponte sull’immigrazione. Simboleggia ciò che rappresenta l’Australia, ma simboleggia anche che non è sicuro attraversare questo ponte. “Siamo fuori.” “Ci siamo nascosti è passato un anno e vogliamo uscire allo scoperto adesso.”

Le amiche Susie Davis e Shelley Kaplan sono venute alla veglia perché volevano incontrarsi prima dell’anniversario ed essere in città.

“Ci sentivamo come se dovessimo fare tutto a Caulfield, ma non lo facciamo, ed è per questo che volevamo venire in città”, ha detto Kaplan. “Lei dice che sì, è sicuro per noi.”

Le amiche Susie Davis (a sinistra) e Shelley Kaplan (a destra) alla veglia sulla Southbank domenica.

Le amiche Susie Davis (a sinistra) e Shelley Kaplan (a destra) alla veglia sulla Southbank domenica.credito: Bridie Smith

La Davis, che partecipò al suo primo incontro con i suoi genitori negli anni ’70, disse di aver acquisito un senso di solidarietà, sostegno e forza. Entrambi hanno affermato che il ritorno degli ostaggi israeliani detenuti da Hamas a Gaza è stata la motivazione principale per unirsi alla veglia.

READ  "Barack Obama è coinvolto nel caso", gli internauti collegano la visita dell'ex presidente americano a Downing Street al complotto di Kate

Il vice leader liberale vittoriano e membro di Caulfield David Southwick ha fatto eco a questi sentimenti, affermando che la veglia è stata un’opportunità per rafforzare la campagna per riportare gli ostaggi israeliani nelle loro case e anche per ricordare alla comunità ebraica che dovrebbero potersi riunire in sicurezza in città.

By Italo D'Amore

"Pioniere televisivo a misura di hipster. Risolutore di problemi. Introverso umile e irritante. Lettore. Studente. Esperto di pancetta sottilmente affascinante."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *