L’Italia ha una grande tradizione commerciale. Il paese si protende in profondità nel Mar Mediterraneo e occupa una posizione di importanza strategica. Migliorare Il suo potenziale commerciale non è solo con l’Europa dell’Est ma anche con il Nord Africa e il Medio Oriente. L’Italia ha storicamente mantenuto rapporti attivi con i paesi dell’Europa dell’Est, con la Libia e con i popoli palestinesi. Questi legami sono stati mantenuti anche in tempi di grande tensione politica, come durante la Guerra Fredda e la Guerra del Golfo Persico del 1991. Dal 1957 la Commissione Europea ha ulteriormente aumentato il potenziale commerciale dell’Italia, determinando una rapida crescita economica. Tuttavia, da quel momento, l’economia è stata vulnerabile a un deficit commerciale in costante aumento. Nel periodo tra il 1985 e il 1989, l’unico partner commerciale con cui l’Italia non ha avuto un deficit sono stati gli Stati Uniti. L’Italia ha ripreso a mostrare un saldo positivo a partire dalla metà degli anni novanta. Il commercio con gli altri membri dell’UE rappresenta più della metà delle transazioni dell’Italia. Altri importanti partner commerciali includono Stati Uniti, Russia, Cina e membri dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio (OPEC).
Il potere commerciale dell’Italia era tradizionalmente costruito sul tessile, sui prodotti alimentari e sui manufatti. Tuttavia, durante la seconda metà del XX secolo, i prodotti del fiorente settore metallurgico e metalmeccanico italiano, comprese le automobili, sono aumentati fino a rappresentare una quota maggioritaria delle esportazioni totali, che continuano a detenere. Seguono il settore tessile, abbigliamento e pelletteria. Maggior parte Assetato I clienti dell’export italiano sono Germania, Francia, Stati Uniti, Regno Unito e Spagna.
Le principali importazioni dell’Italia riguardano prodotti metallici e metalmeccanici, provenienti soprattutto da Germania, Francia, Stati Uniti e Regno Unito. Anche le importazioni di prodotti chimici, veicoli e metalli sono materie prime importanti. L’Italia è un importante importatore di energia e la maggior parte delle sue forniture di petrolio provengono dal Nord Africa e dal Medio Oriente.
Iscrizione a La Comunità Economica Europea ne ha avuto di più utile Il fattore economico nel commercio italiano nel secondo dopoguerra. La successiva adesione di Grecia, Spagna e Portogallo alla Comunità economica europea ha creato un’intensa concorrenza per i prodotti agricoli mediterranei, in particolare frutta, vino e olio da cucina. Tuttavia, all’inizio del 21° secolo, l’espansione dell’Unione Europea e la debolezza del nuovo euro hanno permesso alle esportazioni in Italia di crescere. Quando l’euro raggiunse la parità con il dollaro statunitense e alla fine lo superò, questo vantaggio andò perduto e, nel corso degli anni 2000, l’Italia mantenne una bilancia commerciale negativa.