ROMA (AP) – I vasti portici di Bologna, che risalgono al XIII secolo e costituiscono ancora gran parte della vita quotidiana della città, sono stati inseriti nella Lista del Patrimonio Mondiale.
Mercoledì, durante un incontro in Cina, il Comitato del patrimonio mondiale dell’UNESCO, l’agenzia culturale delle Nazioni Unite, ha inserito i portici nella prestigiosa lista.
L’aggiunta ha portato alla lista 58 siti italiani. All’inizio di questo mese, la città nord-orientale di Padova, meglio conosciuta per i suoi affreschi di Giotto dell’inizio del XIV secolo nella Cappella Scroveny, e Montecatini Terme, una città termale ben conservata in Toscana, sono state incluse nell’elenco.
I portici medievali sono un amato luogo di ritrovo per i bolognesi, proteggendoli dal sole e dalla pioggia e fungendo da crocevia della vita civile. I portici della città coprono circa 62 chilometri (37 miglia). Alcune strutture sono state costruite in legno mentre altre in pietra o mattoni.
L’UNESCO ha detto che i corridoi nel corso dei secoli “Diventò un’espressione e un elemento dell’identità urbana di Bologna”.