In seguito alla Belt and Road Initiative, l’Italia si sta concentrando sui legami strategici con la Cina, con i leader invitati a Pechino quest’anno.

Le date delle visite devono ancora essere fissate, ma sono “in fase di pianificazione ed entrambe avranno luogo nel 2024”, ha detto.

Ha parlato il 15 marzo a Hong Kong presso il Centro Culturale di Tsim Sha Tsui prima di assistere ad uno spettacolo della prestigiosa compagnia di balletto del Teatro alla Scala di Milano.

Sono state sollevate domande sulla relazione tra i due paesi dopo che l’Italia ha annunciato lo scorso dicembre il ritiro dalla Belt and Road Initiative, il piano di Pechino per collegare le economie di Asia, Europa e Africa a una rete commerciale incentrata sulla Cina.

L'Italia ha mantenuto il suo interesse a continuare il partenariato strategico bilaterale iniziato nel 2004, e Ambrosetti ha affermato che i due paesi stanno negoziando un piano d'azione triennale da firmare quando i leader dei due paesi si incontreranno.

Massimo Ambrosetti, Ambasciatore d'Italia in Cina, durante una visita a Hong Kong. La Greater Bay Area è “una delle regioni economiche più dinamiche del mondo”, afferma. Foto: Jonathan Wong

Il primo passo verso la ripresa della partnership si svolgerà a Verona, l'11 e 12 aprile, con una riunione del Comitato economico congiunto Italia-Cina, alla quale parteciperanno il ministro cinese del Commercio Wang Wentao e delegazioni ufficiali.

Al business forum parteciperanno contemporaneamente rappresentanti del settore imprenditoriale e grandi aziende di entrambi i paesi.

Ambrosetti ha affermato che la cooperazione bilaterale copre settori quali la produzione automobilistica, l’agricoltura, i prodotti farmaceutici, la cultura, le relazioni interpersonali, l’istruzione, lo sport e altro ancora.

È stato riferito che il governo italiano ha invitato le case automobilistiche cinesi BYD e Chery a creare fabbriche in Italia.

Ambrosetti ha affermato che Hong Kong svolge un ruolo importante nel partenariato bilaterale ed è una “porta d'accesso molto importante verso la Cina” con competenze e know-how unici.

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“È conoscenza occidentale e orientale, radici cinesi, ma cultura modellata dalla presenza occidentale”, ha detto.

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Hong Kong è entrata in un'altra fase di sviluppo essendo parte della Greater Bay Area, “una delle regioni economiche più dinamiche del mondo”, ha affermato Ambrosetti.

La Bay Area è il piano di Pechino per unire nove città di Hong Kong, Macao e la provincia del Guangdong in una potenza economica entro il 2035.

La visita dell'ambasciatore è coincisa con diverse attività culturali italiane questo mese, tra cui la Giornata del Design Italiano del 14 marzo, quando una delegazione di designer e architetti ha visitato la città.

Le gallerie italiane parteciperanno anche agli eventi “Art March”, come Art Basel, che inizia questa settimana.

Secondo Ambrosetti gli eventi culturali possono fungere da lubrificante per le relazioni internazionali perché aiutano i diversi paesi a comprendere l'identità e il background dell'altro.

“Nella politica internazionale, se non si comprendono il background culturale e la mentalità dei propri interlocutori, è molto difficile ottenere buoni risultati.” Ha aggiunto.

Il ministero degli Esteri cinese è stato contattato per un commento.

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