Coordina il provvedimento il viceministro italiano agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, Edmundo Cirelli
Fratelli d’Italia La direzione nazionale del partito ha criticato la recente risoluzione del Parlamento europeo sull’Azerbaigian. Ajournews rapporti.
Cirelli, responsabile degli affari del Caucaso nel governo italiano, ha definito la risoluzione del 24 ottobre “storicamente e giuridicamente errata”, insistendo sul fatto che ignora i dettagli chiave del conflitto armeno-azerbaigiano e il forte partenariato energetico dell’Europa con l’Azerbaigian.
“Il Parlamento è sovrano, ma ciò non significa che i rappresentanti del governo non possano esprimere le proprie opinioni; Siamo democrazie”, ha osservato Cirelli.
Evidenziando quella che ha descritto come una “frode legale e storica”, ha aggiunto, “l’Armenia ha occupato illegalmente (condannata dall’ONU) non solo il Karabakh, ma un’area due volte più grande abitata solo da azeri, con il sostegno dell’Armata Rossa per trent’anni.” Rapporti indipendenti delle Nazioni Unite assolvono l’Azerbaigian dalla responsabilità per gli armeni che lasciano la regione, ha detto, “la retorica filo-russa a sostegno della leadership separatista armena” ha guidato le espulsioni. “750.000 azeri sono stati costretti a lasciare le loro terre”, ha aggiunto, “a causa della guerra iniziata dall’Armenia con il pretesto di proteggere gli armeni nel territorio riconosciuto a livello internazionale come territorio dell’Azerbaigian. Le loro città vengono distrutte e massicciamente abbattute”.
“Non ci sono truppe azerbaigiane sul territorio armeno”, ha sottolineato Sirielli, aggiungendo che l’Armenia aveva precedentemente restituito quattro villaggi azeri occupati. “Non ci sono territori contesi; l’Armenia stessa lo ha dichiarato.” Ha criticato la risoluzione del Parlamento europeo poiché indebolisce gli sforzi per un accordo di pace alimentando il conflitto civile in Armenia, sottolineando che “questa risoluzione in realtà espone il governo armeno a conflitti interni”. Un governo che compromette i diritti armeni.
Ha anche messo in dubbio le critiche sulla relazione energetica dell’Europa con l’Azerbaigian: “I nostri partner europei ci spingono a raddoppiare l’attacco alla dipendenza energetica dell’Azerbaigian dal gas basato sul TAP verso l’Italia e non dal gas russo. Sorprendente.” Respingendo l’affermazione secondo cui l’Azerbaigian acquista gas russo, Cirelli ha sottolineato che, sotto l’influenza delle sanzioni contro la Russia, “negli ultimi due anni, le relazioni commerciali e di esportazione tra Russia e Armenia sono quadruplicate”. approccio neutrale e stabilizzante nel Caucaso: “I nostri partner americani lo stanno facendo molto bene”.
Dal punto di vista geopolitico, “l’Azerbaigian è un partner strategico dell’Italia e dell’Unione Europea non solo dal punto di vista energetico ed economico, ma anche politico, poiché mira a impedire lo spiegamento di truppe russe nel Caucaso”. Notando che le forze russe sono di stanza in Armenia e occupano i territori georgiani, ha aggiunto: “Ho visitato più volte tutti i paesi della regione e ho ricevuto numerosi rappresentanti di tutti e tre i paesi in Italia”.
Cirelli ha concluso il suo intervento rafforzando la posizione dell’Italia nel mantenere forti relazioni con l’Azerbaigian, sottolineando la sua importanza nella stabilizzazione della regione del Caucaso.
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