Il pluripremiato regista italiano aveva 92 anni

Il pluripremiato regista italiano aveva 92 anni

È morto all’età di 92 anni il regista italiano Paolo Taviani, che con il defunto fratello Vittorio formò l’illustre duo cinematografico che vinse la Palma d’Oro al Festival di Cannes nel 1977 per il film “Padre Padrone”.

L’attore italiano Paolo Taviani è morto giovedì in una clinica di Roma dopo una breve lotta con la malattia, secondo quanto riportato dai media italiani. “Paolo Taviani, il grande maestro del cinema italiano, ci lascia”, ha detto su Twitter il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.

Gualtieri ha aggiunto che i fratelli Taviani “hanno diretto film indimenticabili, profondi e impegnati, entrati nell’immaginario collettivo e nella storia del cinema”.

Vittorio era il più giovane dei fratelli Taviani, emersi negli anni ’70 come un duo prolifico le cui opere mescolavano il neorealismo con storie più moderne in opere come Padre Padrone (1977), La notte delle stelle cadenti (1982) e Kaos (1984). Tratto dal romanzo di Luigi Pirandello.

Nati nella città toscana di San Miniato, Vittorio e Paolo Taviani si trasferirono presto nella vicina Pisa, dove da studenti delle scuole superiori divennero aspiranti registi.

“Siamo entrati in una sala cinematografica chiamata Cinema Italia, che non esiste più, e c’era un film intitolato Paisa di cui non avevamo mai sentito parlare prima”, hanno detto i fratelli Taviani. diversificato Nel 2016 abbiamo visto il film 1946 di Roberto Rossellini. L’esperienza, hanno detto, “ci ha davvero lasciato a bocca aperta. Avevamo vissuto la guerra da bambini, in modo molto profondo. Ma quello che abbiamo visto sullo schermo ci ha reso quella realtà ancora più chiara”. . Questo film ci raccontava cose di noi stessi.” Non lo sapevamo, quindi ci siamo detti: “Se il cinema avesse questo potere, questa capacità di rivelare a noi stessi le nostre verità, faremmo dei film!”

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Anni dopo, quando andarono a Cannes con Padre Padrone, dissero che ricevere la Palma d’Oro da Rossellini era stato «come la chiusura di un meraviglioso cerchio luminoso».

Più recentemente, i fratelli Taviani hanno vinto l’Orso d’oro a Berlino nel 2012 con “Caesar Must Die”, sui prigionieri di massima sicurezza che mettono in scena un’opera di Shakespeare. Sono seguiti Il meraviglioso Boccaccio (2014), adattamento del romanzo Il Decameron, e Una questione privata nel 2017, tratto da un racconto dello scrittore italiano Beppe Fenoglio.

Dopo la morte del fratello nel 2018, Paolo Taviani si è rimesso in proprio con “Leonora Addo”, in concorso al Festival Internazionale del Cinema di Berlino nel 2022. Il suo ultimo film trae spunto da un racconto intitolato “Il Chiodo” Vite”) scritto da Pirandello poco prima di morire nel 1936. Si trattava di un progetto che i fratelli Taviani intendevano da tempo girare insieme.

Paolo Taviani stava anche lavorando a un dramma a tema pandemico intitolato “Canto Delle Meduse” le cui riprese avrebbero dovuto iniziare ad aprile.

Lascia la moglie, Lina Nerli Taviani, e i due figli, Ermanno e Valentina.

La prima retrospettiva britannica delle opere dei fratelli Taviani, Magic Realism – The Film Tales of the Taviani Brothers, è attualmente in mostra al British Film Institute Southbank di Londra.

By Graziella Fazio

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