Roma
Il Ministro della Difesa italiano ha affermato giovedì che la crisi in corso nel Mar Rosso minaccia la stabilità economica del Paese.
“Minaccia non solo la sicurezza della navigazione, ma anche la nostra stabilità economica”, ha detto Guido Crosetto ai legislatori della commissione difesa del parlamento italiano.
“Dal punto di vista geopolitico, il protrarsi della situazione potrebbe marginalizzare i porti del Mediterraneo, aggravando gli effetti negativi sull’economia globale ed europea, in particolare sull’economia italiana”.
Gli Houthi yemeniti hanno preso di mira le navi commerciali nel Mar Rosso, in particolare quelle dirette in Israele, da novembre. Dicono che i loro attacchi mirano a fare pressione su Israele affinché fermi il suo attacco mortale alla Striscia di Gaza, spingendo Stati Uniti e Regno Unito a lanciare attacchi aerei di ritorsione su obiettivi all’interno dello Yemen.
Il Mar Rosso è una delle rotte marittime più utilizzate al mondo per le spedizioni di petrolio e carburante.
I paesi europei hanno concordato mercoledì di lanciare una missione navale volta a proteggere le navi occidentali che attraversano questa parte del mare.
Crosetto ha spiegato ai parlamentari che il Mar Rosso rappresenta un'importante rotta marittima che collega l'Asia con l'Europa, attraverso la quale passa circa un sesto del commercio globale, una quota importante di idrocarburi e il 40% delle merci scambiate dall'Italia.
Ha aggiunto che il Mar Rosso comincia ad assomigliare a una zona di guerra, quindi l’Europa deve muoversi con un misto di cautela e determinazione.
Ha affermato: “Gli sforzi diplomatici devono continuare insieme a quelli militari, mantenendo aperti i canali di dialogo con tutte le parti che possono esercitare una certa influenza sulla regione”.
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