Il FTSE 100 è vicino al minimo di nove mesi dopo aver riportato vendite al dettaglio pessime venerdì.
L’indice azionario britannico era sulla buona strada per la sua chiusura più bassa da novembre 2022, dopo essere sceso fino all’1,25% a 7.218,61.
Tuttavia, il FTSE 100 ha pareggiato le perdite durante un rally nel tardo pomeriggio e ha chiuso in ribasso dello 0,65%, a 7.262,43.
Ha continuato il forte calo che ha visto il FTSE 100 perdere quasi 400 punti nelle ultime sei sessioni di negoziazione.
Arriva dopo che venerdì i rivenditori britannici hanno riportato un calo delle vendite maggiore del previsto a luglio, poiché il clima umido e l’inflazione persistente hanno indotto gli acquirenti attenti ai costi a spendere con maggiore cautela.
I volumi delle vendite al dettaglio sono diminuiti dell’1,2% il mese scorso, il doppio del calo dello 0,6% previsto dagli analisti.
Gli ultimi dati aumenteranno la pressione sulla Banca d’Inghilterra per mantenere l’inflazione sotto controllo, dopo che gli ultimi dati sull’IPC e sulla crescita dei salari pubblicati all’inizio di questa settimana hanno suggerito che i tassi di interesse potrebbero rimanere alti ancora per un po’.
L’indice FTSE 100, focalizzato a livello internazionale, è stato anche influenzato dalle crescenti preoccupazioni per i problemi economici della Cina, che hanno colpito i mercati azionari di tutto il mondo.
La Cina è stata sotto pressione questa settimana dopo che dati economici deludenti hanno sollevato preoccupazioni per un rallentamento prolungato, spingendo la banca centrale del paese a tagliare inaspettatamente i tassi di interesse martedì nella speranza di favorire una ripresa post-pandemia.
Gli investitori sono anche preoccupati che i problemi nel settore immobiliare cinese ad alto indebitamento si stiano ripercuotendo sull’economia più ampia del paese.