Gentiloni attribuisce al prestito congiunto – inizialmente destinato a salvare le economie duramente colpite dalla recessione da Covid-19 – il merito di aver stimolato la crescita nei membri dell’Europa meridionale come Spagna, Portogallo e Grecia.
“Col senno di poi sarebbe stato bello se avessimo tenuto insieme una parte degli 800 miliardi di euro [European as opposed to national] “Anche i progetti”, ha affermato, pur riconoscendo – riferendosi allo storico rapporto sulla competitività dell’ex primo ministro italiano Mario Draghi, presentato il 9 settembre – che i progetti “su scala europea” potrebbero presto giustificare un maggiore debito condiviso.
Come mostrato in Dragee Rapporto di 400 pagineTuttavia, la competitività industriale del blocco dipende dalla capacità di stimolare gli investimenti pubblici e privati in progetti industriali e ad alta tecnologia, alcuni dei quali attraverso l’emissione di debito congiunto – una questione storicamente controversa per molti Stati membri.
Qualunque sia il sapore dei finanziamenti, l’opinione di Gentiloni nel rapporto è che debbano essere gestiti in modo selettivo. “Dobbiamo accettare la relazione di Draghi Su richiesta“Scegliere le cose più importanti, urgenti e possibili”, ha detto Gentiloni.
Ma questo non significa evitare questioni politicamente spinose come il debito condiviso.
Secondo il 69enne il debito condiviso è inevitabile se vogliamo raggiungere gli obiettivi del rapporto Draghi, che vanno dalla produzione di energia pulita al rafforzamento dell’industria della difesa dell’UE.