L’arte delle lanterne ebbe inizio nel XVII secolo con gli addobbi allestiti per feste e celebrazioni paesane.
All’inizio di luglio, la città di Scorano, nel sud dell’Italia, si è trasformata in uno spettacolo di luci caleidoscopico.
Per celebrare la santa patrona, Santa Dominica, vengono erette gigantesche strutture architettoniche tempestate di lampade elettriche chiamate luminari.
Ci sono cancelli d’ingresso merlati, tunnel ad arco, rosoni e cupole decorate con luci multicolori in modo che le superfici sembrino quasi vetrate colorate.
In tutto il Sud Italia, in Molise, Puglia, Calabria, Campania, Basilicata e Sicilia, queste abbaglianti costruzioni appaiono in occasione delle celebrazioni di Ognissanti e delle celebrazioni natalizie.
All’inizio di quest’anno, il Comitato italiano dell’UNESCO ha annunciato la sua decisione di proporre spettacoli luminosi temporanei come patrimonio immateriale con il nome “Paracioni e spettacoli luminosi tradizionali del Sud Italia”.
Cosa sono le luci?
L’arte delle lanterne ebbe inizio nel XVII secolo con gli addobbi allestiti per feste e celebrazioni paesane.
Il termine deriva dalla frase “lumen in area”, che significa luce sospesa nell’aria. Inizialmente si trattava di lampade a olio o candele avvolte in carta colorata legate su corde.
Ben presto gli artigiani locali iniziarono a costruire grandi strutture con pali e archi.
Successivamente iniziarono a trarre ispirazione dai dipinti dei grandi maestri del Rinascimento e del Barocco italiano per creare ‘paracioni’ o ‘paracher’ scolpiti nel legno e appesi a lampade a olio.
Le loro forme variavano – dagli archi ai rosoni ai portali – e erano in grado di ricreare intere strutture architettoniche che fungevano da fondali drammatici per danze popolari, processioni religiose e fiere locali.
Nel XX secolo le lampade a olio furono sostituite dall’elettricità e dalle lampade a incandescenza.
Le luminarie si illuminano
Nel tempo le tecniche degli artigiani sono cambiate. Adesso strutture alte fino a 40 metri sono realizzate in compensato marino (usato per realizzare le barche) per essere più resistenti agli agenti atmosferici.
Tenendo presente la sostenibilità, vengono utilizzate luci LED a basso consumo, fissate a materiali riciclati come fili metallici e attorcigliate in schemi intricati.
Alcune città limitano il tempo di illuminazione delle strutture per ridurre l’inquinamento luminoso, soprattutto di notte.
Ma l’effetto non è stato da meno e ha attirato i marchi della moda. Sia Dior che Dolce & Gabbana li hanno utilizzati come fondali per presentare le loro collezioni in Puglia.
Quindi, se quest’estate ti trovi nel sud Italia, cerca una festa per il giorno del Santo e preparati a rimanere abbagliato.
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