Gli pterosauri, uno dei primi e più grandi vertebrati ad imparare a volare, sono spesso visti come meravigliosi cugini del famigerato Tyrannosaurus Rex.
Gli scienziati hanno ora scoperto il segreto del successo dello pterosauro volante di 100 metri: un collo più lungo di una giraffa.
I paleontologi dell’Università di Portsmouth sono rimasti sconcertati dal modo in cui i giganti pterosauri Azdarch fossero in grado di sostenere i loro colli sottili mentre decollano e volano mentre trasportavano prede pesanti.
Ma grazie alle nuove scansioni TC di resti intatti scoperti in Marocco, il mistero è stato risolto.
I risultati, pubblicati su iScience, mostrano un’immagine complessa di strutture simili a parole disposte in un’elica attorno a un tubo centrale all’interno della vertebra del collo, simile alla ruota di una bicicletta.
Si dice che questo intricato disegno dimostri come questi rettili volanti si siano evoluti per supportare le loro massicce teste che spesso superano 1,5 metri di lunghezza.
Gli scienziati ritengono che questa costruzione “leggera” fornisca forza, senza compromettere la capacità di volo degli pterosauri.
Dave Martell, professore di paleontologia a Portsmouth, ha dichiarato: “È diverso da qualsiasi cosa precedentemente vista nella vertebra di qualsiasi animale. Il tubo neurale è posizionato centralmente all’interno della vertebra ed è collegato alla parete esterna tramite una serie di sottili bastoncini trabecole disposte radialmente come i pistoni di una ruota Bike, e disposte a spirale lungo le vertebre.
“Si incrociano persino come i freni di una ruota di bicicletta. L’evoluzione ha modellato queste creature in piloti straordinariamente efficaci e meravigliosi”.
I ricercatori si erano inizialmente proposti di studiare la forma ei movimenti del collo di uno pterosauro, ma hanno fatto uso di una TAC per guardare all’interno.
L’analisi mostra che 50 “punte” nel collo degli pterosauri possono aumentare la resistenza torsionale del 90%.
Gli scienziati ritengono che la costruzione complessa potrebbe aiutare gli ingegneri a sviluppare strutture leggere più alte, più sottili e più resistenti.
“Questi animali hanno colli incredibilmente lunghi, e in alcune specie il quinto paragrafo della testa è la lunghezza del corpo dell’animale”, ha detto Caread Williams, primo autore del rapporto.
“Rende la giraffa completamente naturale. Volevamo sapere un po ‘come funzionava questo collo incredibilmente lungo, poiché sembrava avere pochissimo movimento tra ogni vertebra.”
Gli pterosauri sono apparsi nei reperti fossili del periodo Triassico, circa 225 milioni di anni fa, ma sono scomparsi alla fine del periodo Cretaceo, circa 66 milioni di anni fa, insieme ai loro cugini dinosauri.
Grazie a questi resti in Nord Africa, i ricercatori affermano di voler rispondere a domande di base, come le capacità di volo degli pterosauri, che possono avere un’apertura alare fino a 12 metri.
“Ciò che è stato davvero notevole è che la struttura interna è stata completamente preservata”, ha detto Martell.