Gli animatori iraniani hanno ricevuto due premi al 27° Eddin Youm Film Festival di Trento, in Italia.
Alla cerimonia di chiusura tenutasi la scorsa settimana, Baran Sedighian ha vinto il premio per la migliore animazione per il suo cortometraggio animato “The Deer” e Mona Shams ha ricevuto il premio speciale della giuria per il suo cortometraggio animato “Phoenix”, ha riferito l’ISNA.
In una dichiarazione sulla scelta del premio “The Deer”, la giuria ha affermato: “Siamo lieti di presentare il premio per il miglior cortometraggio d’animazione per una storia ben realizzata incentrata su temi di trasformazione e scoperta di sé di un cervo ferito che intraprende un viaggio di guarigione e introspezione e sceglie di lasciare la sua mandria e andare alla ricerca di un nuovo sé. Questa avvincente animazione esplora il coraggio necessario per abbracciare il cambiamento e trovare la propria vera strada.
“Il Cervo”, prodotto nel 2023, è un film d’animazione di cinque minuti senza dialoghi. La vita del cervo in questa animazione cambia radicalmente dopo essere stato ferito dai cacciatori. Sembra che il suo vecchio mondo non gli si adatti più, quindi decide di andarsene.
Nel selezionare il vincitore del Premio Speciale della Giuria, la giuria ha affermato: “Va a un film che fonde l’arte dell’animazione con il rigore delle esperienze di vita reale; Un potente documentario animato dall’Iran che esplora i temi profondi della migrazione e della ricerca di una nuova casa. Attraverso la toccante storia di un soldato che ha deciso di lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare da capo, questo film offre un ritratto profondamente commovente del coraggio necessario per ricostruire la propria vita.
Il film “Phoenix”, prodotto dal Centro per l’espansione del cinema documentario, sperimentale e di animazione, approfondisce il concetto di migrazione e di abbandono della propria patria. È stato realizzato utilizzando le voci reali degli immigrati iraniani in tutto il mondo.
È un documentario animato di sei minuti basato su voci reali. La storia del film ruota attorno a una persona che decide di emigrare e le voci di diversi immigrati si uniscono in una forma documentaristica che racconta i sentimenti e gli eventi dell’eroe del film.
C’erano 64 film in competizione provenienti da 32 paesi. La giuria internazionale era composta da professionisti di spicco dell’industria cinematografica internazionale, tra cui il produttore e ricercatore Fatemeh Jafarsaz dall’Iran.
Nato nel 1997 come primo festival italiano di cinema spirituale e dialogo interreligioso, il Festival Cinematografico “Religion Today” ha fatto molta strada, e oggi questo appuntamento con il cinema religioso è conosciuto e apprezzato in tutto il mondo.
Religion Today è un festival cinematografico internazionale e itinerante dedicato alla diversità religiosa per una cultura di pace e al dialogo interreligioso. Incoraggia un viaggio di “esplorazione delle differenze”, sia nelle pratiche e nelle credenze religiose che negli stili e nei linguaggi cinematografici, verso un arricchimento reciproco attraverso la conoscenza e il confronto reciproci.
Oltre al World Cinema Competition, aperto a qualsiasi film con un legame religioso, fornisce una piattaforma per lo scambio di idee e punti di vista, incluso un “laboratorio dal vivo” a cui partecipano registi di diverse fedi e nazionalità.
ss/sab