(Bloomberg) – Francia e Italia non riusciranno a ridurre i loro deficit di bilancio entro il tetto del prodotto interno lordo del 3% fissato dall’Unione Europea nemmeno entro il 2029, secondo le proiezioni del Fondo Monetario Internazionale.
Di conseguenza, il debito totale in entrambi i paesi continuerà ad aumentare ogni anno in quell’orizzonte, hanno previsto i funzionari di Washington nel loro Comptroller’s Supplement pubblicato mercoledì.
Questa visione è molto più pessimistica delle aspettative dei governi del primo ministro francese Michel Barnier e del primo ministro italiano Giorgia Meloni. Con ciascun paese ora soggetto al proprio regime di monitoraggio imposto da Bruxelles, le proiezioni mostrano già una continua inosservanza delle nuove regole finanziarie dell’UE.
La Francia, la seconda economia della zona euro, si è impegnata a ridurre il proprio deficit al 2,8% del PIL massimo entro il 2029. Il Fondo monetario internazionale prevede che il deficit di bilancio rimanga vicino al 6% fino al 2029, l’ultimo anno dell’anno fiscale. Le sue previsioni sono state pubblicate questa settimana.
Ciò indica preoccupanti dubbi tra i funzionari sulla capacità del Paese di rimettersi sulla buona strada per riformare le finanze pubbliche, in un contesto di divisione politica e pressione sui mercati finanziari.
La Francia ha bisogno di un maggiore aggiustamento fiscale “in un primo momento”, ha detto ai giornalisti il funzionario del Fondo monetario internazionale Vitor Gaspar in una conferenza stampa a Washington.
Ha detto: “Crediamo che il governo francese abbia presentato idee e proposte che si muovono nella giusta direzione, ma stiamo aspettando maggiore chiarezza dalle misure concrete che sono state emanate”.
L’Italia si è impegnata a raggiungere un livello inferiore al 3% entro il 2026, ed è stata premiata per questa ambizione la settimana scorsa con un outlook positivo sul suo rating creditizio da parte dell’agenzia di rating Fitch. Tuttavia, il FMI prevede un deficit del 3,5% per quell’anno, restringendo ulteriormente le sue previsioni ma senza mai scendere.
Di conseguenza, il debito di ciascuno di questi paesi continuerà ad aumentare. Il Fondo prevede che i prestiti dell’Italia in percentuale del Pil raggiungeranno il 142,3% nel 2029, con un aumento di circa otto punti percentuali.
Nel frattempo, si prevede che il debito francese aumenterà più bruscamente, ma da una base inferiore, per superare il 124,1% della produzione in questo orizzonte.
Anche i debiti del Regno Unito e del Belgio sembrano continuare a crescere secondo le previsioni del Fondo monetario internazionale per i paesi europei. La Gran Bretagna non è membro dell’Unione Europea e quindi non è soggetta al suo controllo.
(Gli aggiornamenti con il commento di Gaspard iniziano nel sesto paragrafo)
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