ROMA, 27 ottobre (Xinhua) – L’economia italiana ha rivelato venerdì nuovi segnali di debolezza, con i dati sulla fiducia delle imprese e dei consumatori e sul fatturato dell’industria che si sono indeboliti negli ultimi periodi di riferimento.
L’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) ha riferito che la fiducia delle imprese e dei consumatori è scesa nel mese di ottobre, con il calo maggiore tra gli individui e le famiglie.
La fiducia dei consumatori è scesa in ottobre a 101,6 punti dai 105,4 del mese precedente, segnando il valore più basso per l’indice da gennaio.
Nel frattempo, la fiducia delle imprese ha registrato un calo più contenuto, scendendo a 103,9 punti da 104,9 punti. Tuttavia, questo è stato il risultato più basso dell’indagine sui livelli di fiducia delle imprese da aprile 2021.
Entrambi gli indici utilizzano una base di 100 punti dal 2010, corretta verso l’alto o verso il basso in base alle risposte all’indagine ISTAT prevista verso la fine di ogni mese. La fiducia delle imprese e dei consumatori è un importante indicatore anticipatore della performance di un’economia.
Sempre venerdì, l’Istituto di statistica ha riferito che l’indice destagionalizzato del fatturato industriale è diminuito del 5% in agosto su base annua, con una contrazione sia sui mercati nazionali che esteri. Il volume degli scambi industriali in agosto è diminuito dello 0,4% rispetto a luglio.
Si prevede che l’ISTAT rilascerà i dati sulla crescita economica per il terzo trimestre (Q3) dell’anno la prossima settimana. Nel secondo trimestre il Pil italiano si è contratto dello 0,4%.
I mercati in Italia hanno reagito in modo piuttosto negativo agli ultimi sviluppi, con l’indice azionario principale della Borsa Italiana di Milano che è sceso dello 0,6%. Il rendimento dei titoli di stato italiani a 10 anni è sceso leggermente per chiudere la settimana al 4,81%.