Mercoledì il presidente Recep Tayyip Erdogan ha parlato al telefono con il primo ministro italiano Giorgia Meloni. L’appello si concentrava sulle relazioni bilaterali e sugli attacchi israeliani contro i palestinesi.
Fonti turche hanno riferito che durante la telefonata Erdogan ha espresso la speranza che l’Italia si unisca a Spagna, Norvegia e Irlanda nel riconoscere uno Stato palestinese. Ha inoltre sottolineato la necessità di aumentare la pressione sull’amministrazione israeliana affinché rispetti le leggi internazionali. Ha detto che le priorità di Turkiev sulla questione sono un cessate il fuoco immediato e duraturo, il rilascio dei prigionieri e la consegna senza ostacoli di aiuti umanitari a Gaza.
Ankara è stata una strenua sostenitrice della causa palestinese e una feroce critica nei confronti di Israele fin dall’inizio della sua guerra a Gaza, che finora ha ucciso 36.000 palestinesi, per lo più donne e bambini, come rappresaglia per gli attacchi transfrontalieri di Hamas contro Israele. 7 ottobre. Accusa Israele di aver commesso crimini di guerra e genocidio a Gaza e che i suoi alleati occidentali sono “complici”.
Sebbene più di 140 paesi abbiano riconosciuto lo Stato palestinese – più di due terzi delle Nazioni Unite – nessuna delle principali potenze occidentali lo ha fatto.
Tuttavia, l’adesione di tre paesi europei al gruppo rappresenta una vittoria per la causa palestinese nell’opinione pubblica mondiale, e spingerà i pesi massimi dell’UE, Francia e Germania, a riconsiderare la loro posizione.
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