Roma (AFP) – È morto all'età di 92 anni il regista italiano Paolo Taviani, il cui film biografico “Padre Padrone” ha vinto il Gran Premio al Festival di Cannes, lo ha annunciato giovedì il sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
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Per più di tre decenni, Taviani e suo fratello Vittorio hanno formato una delle più grandi coppie di registi del cinema.
“Paolo Taviani, il grande maestro del cinema italiano, ci lascia”, ha detto Gualtieri su Twitter, l'ex sito di X.
Gualtieri ha detto che i fratelli “hanno realizzato film indimenticabili, profondi e impegnati, che sono entrati nell'immaginario collettivo e nella storia del cinema”.
Secondo quanto riportato dai media Taviani è morto in una clinica di Roma dopo aver subito una breve malattia.
Al suo capezzale c'erano la moglie e i due figli, ha riferito l'agenzia di stampa italiana ANSA, precisando che lunedì saranno celebrati i funerali di Taviani.
Paolo e Vittorio, scomparso nel 2018, hanno realizzato insieme film sulla politica per più di mezzo secolo.
Padre Padrone, ambientato in Sardegna, vinse la Palma d'Oro al Festival di Cannes del 1977.
L'ex presidente del festival di Cannes Gilles Jacob ha detto all'AFP che Paolo Taviani era “la metà di un duo glamour”.
Ha detto: “Gli eredi di Rossellini, insieme al fratello maggiore Vittorio, hanno toccato i loro film con una sorta di grazia di incomparabile accuratezza morale e poetica”.
Ha detto che i film “Padre Padrone” e il dramma fantasy sulla guerra “La notte delle stelle cadenti” del 1982 erano miracoli di forza e tenerezza.
Un altro dei film più acclamati dei fratelli è “Caesar Must Die” del 2012, per il quale hanno vinto l'Orso d'Oro al Festival Internazionale del Cinema di Berlino.
Il padre dei fratelli era un avvocato antifascista e avevano un precoce interesse per le questioni sociali, che tradussero sullo schermo con opere note per la loro miscela di storia, psicoanalisi e lirismo.
Taviani è nato nel 1931 a San Miniato in Toscana.
Eugenio Gianni, governatore della Toscana, ha affermato che la sua morte “lascia un vuoto che non può essere riempito, non solo nel mondo del cinema, ma nel cuore di tutti coloro che hanno condiviso le sue origini, ma anche il suo amore per questa terra”.
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