È morta lunedì Sandra Milo, l’icona del cinema italiano che ha avuto un ruolo importante nel film “8½” di Federico Fellini e che in seguito è diventata la sua musa ispiratrice. Aveva 90 anni.
Milo, famosa per la sua caratteristica voce acuta, è morta nel sonno nella sua casa di Roma, circondata dalla sua famiglia e dai suoi due amati cani, Jim e Lady, secondo una dichiarazione della famiglia trasmessa dalla Rai TV di stato.
“Zhao Deva!” La Biennale di Venezia ha postato sui social media, definendo Milo un attore “indimenticabile e versatile” nella commedia e nel dramma.
Nata Elena Salvatrice Greco, Milo ha avuto la sua occasione nel film di Roberto Rossellini del 1959 “Il Generale Della Rovere”. È apparsa con alcuni dei grandi dell’industria cinematografica italiana del dopoguerra, tra cui Alberto Sordi e Marcello Mastroianni, con il quale è apparsa nel film premio Oscar 8½.
Milo interpretava Carla, l’amante del regista Guido di Mastroianni.
Successivamente Fellini la scelse accanto alla moglie nel film del 1965 “Giulietta degli spiriti”. Due decenni dopo, Milo raccontò la loro storia d’amore segreta durata 17 anni nel suo libro indirettamente autobiografico, “Caro Federico”.
Milo divenne un appuntamento fisso nella televisione italiana come conduttore di talk show e nel 1990 fu vittima di uno scherzo in onda che passò alla storia della televisione italiana come un’introduzione di cattivo gusto alla serie televisiva reality “Punk’d”.
Mentre Milo conduceva un talk show alla RAI, un burlone la chiamò e le disse che suo figlio, Ciro, era appena stato portato in ospedale dopo un grave incidente stradale. Dopo aver creduto alla chiamata, un Milo terrorizzato corse fuori dallo studio gridando “Shiro, Ciro!” Solo per scoprire in seguito che suo figlio sta bene e che è stata ingannata.
Lei lascia Siro e gli altri due figli, secondo il comunicato diffuso dalla RAI.