Italiano Tennis È morta all’età di 89 anni la star e icona della moda Lea Pericoli. Lo ha annunciato venerdì la Federazione Italiana Tennis.
27 volte campione nazionale di Milano È stata un’icona della moda durante la sua carriera sportiva e in seguito è diventata una famosa conduttrice televisiva e giornalista.
Durante l’era conservatrice degli anni ’50 e ’60, rivoluzionò il mondo della moda in campo, indossando pantaloncini, abiti corti e gonne talvolta decorate con piume, volant e persino pelliccia di visone.
“Una grande donna e leggenda del tennis italiano”, ha scritto su Instagram l’attuale top player Jannik Sinner, condividendo una sua foto con Pericoli e sottotitolandola: “Un momento speciale che ricorderò per sempre”.
I fan erano attratti dalle partite della leggenda del tennis tanto quanto dallo vedere gli abiti che indossava, inizialmente disegnati dal giocatore britannico diventato stilista Teddy Tinling.
Ha vinto un totale di 27 titoli nazionali di singolo, doppio e doppio misto.
Nei tornei del Grande Slam, raggiunse tre volte il quarto turno a Wimbledon – nel 1965, 1967 e 1970 – e gli ottavi di finale agli Open di Francia quattro volte – nel 1955, 1960, 1964 e 1971.
Pericoli è stata la migliore giocatrice italiana per 14 anni, dal 1959 al 1976, giocando fino all’età di 40 anni e dominando i campi in terra rossa adatti al suo gioco.
“Questa mattina abbiamo tutti ricevuto una brutta notizia. Leah è morta e ha lasciato un vuoto enorme in tutti noi. Eri una donna straordinaria prima di diventare una leggenda nel nostro sport”, ha scritto su Instagram l’ex tennista italiana Flavia Pennetta.
“Ho avuto la fortuna di incontrarti e condividere con te momenti meravigliosi della mia carriera e della mia vita. Porterò con me per sempre i tuoi preziosi insegnamenti Ciao Lea, riposa in pace”, ha detto la signora Flavia, che è stata una delle prime dieci giocatrici in singolo in Italia.
Nel corso della sua illustre vita, Pericoli sfidò i pregiudizi e vinse il cancro all’utero nel 1973, seguito dal cancro al seno nel 2012.
La leggenda del tennis una volta disse: “Chi aspira a diventare un campione è in costante guerra: è uno sport molto istruttivo che mi ha insegnato molto”.