Il ministro degli Esteri italiano Luigi Di Maio ha sottolineato lunedì che gli Stati Uniti sono un alleato dell’Italia più importante della Cina.
Durante una conferenza stampa a Roma, accanto al segretario di Stato americano Anthony Blinken, Di Maio ha affermato che le relazioni commerciali sino-italiane sono “assolutamente incomparabili” con l’alleanza dell’Italia con gli Stati Uniti e con le partnership con la NATO e l’Unione Europea.
Gli Stati Uniti hanno precedentemente espresso preoccupazione per le relazioni dell’Italia con la Cina, soprattutto dopo che Di Maio ha aiutato il suo paese a firmare la Belt and Road Initiative a Pechino mentre era ministro dello sviluppo economico nel 2019.
Ma da quando Mario Draghi è diventato primo ministro italiano a febbraio, alla guida del cosiddetto governo di unità nazionale, l’ex capo della Banca centrale europea ha sottolineato l’impegno del Paese nelle sue relazioni transatlantiche.
“Voglio essere molto chiaro”, ha detto Di Maio, le alleanze dell’Italia con gli Stati Uniti, la Nato e l’Unione Europea “non sono solo alleanze strategiche, ma alleanze di valore che consentono alla nostra democrazia di affrontare questioni come le violazioni dei diritti umani”.
“L’Italia è un forte partner commerciale con la Cina, abbiamo rapporti storici, ma non si confronta affatto e non interferisce con le nostre alleanze di valore con Stati Uniti, Nato e Unione Europea”, ha aggiunto.
Il precedente governo italiano aveva sperato che la Cina avrebbe fornito al Paese nuovi investimenti per la sua economia interna, stagnante da un decennio, sottoscrivendo la Belt and Road Initiative.
Ma la mossa dell’Italia, membro del Gruppo dei Sette paesi industrializzati, di entrare nella sfera di influenza della Cina ha provocato il panico anche a Washington, ed è arrivata subito dopo che la Commissione Europea ha definito Pechino una rivalità sistemica.
L’Italia, che ha vinto il premio più grande Partecipare Dal Fondo per la ripresa economica post-pandemia dell’UE di 209 miliardi di euro, la necessità di investimenti cinesi è ora molto più bassa.
All’inizio di questo mese, Roma ha aderito come partecipante a un’iniziativa americana chiamata Ricostruire un mondo migliore, che la Casa Bianca definisce una “iniziativa costruttiva per affrontare le enormi esigenze infrastrutturali dei paesi a basso e medio reddito” e fornire loro una “alternativa positiva alla Cina”.
Blinken ha accolto con favore l’approccio di Di Maio alla Cina, dicendo: “Penso che tutti comprendiamo la complessità del rapporto, con la Cina… ostile, competitivo ea volte cooperativo”.
Blinken ha aggiunto: “Il denominatore comune si sta avvicinando [these complexities] Insieme, sempre di più, è quello che stiamo vedendo”.
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