La situazione è peggiore a Roma e nella sua regione, dove sono oltre 1.100 i pazienti in attesa di essere ricoverati, secondo l'Associazione Italiana Medicina d'Urgenza e Terapia d'Urgenza.
Pochi giorni fa, le ambulanze si sono messe in fila davanti agli ospedali di Roma. In altre regioni, come la Lombardia, i pazienti sono confinati nelle sale d’attesa finché non si libera un posto letto.
In città come Torino, il sovraffollamento degli ospedali ha portato ad una carenza di barelle per i pazienti.
I pronto soccorso degli ospedali italiani sono nel caos e sull’orlo del collasso.
La situazione è peggiore a Roma e nella sua regione, dove sono oltre 1.100 i pazienti in attesa di essere ricoverati, secondo l'Associazione Italiana Medicina d'Urgenza e Terapia d'Urgenza (Simeu).
“Stiamo cercando di garantire il servizio, ma ci troviamo in una situazione molto difficile”, ha spiegato il presidente della SIMU, Fabio Di Lago.
Secondo Simiu, i pazienti in attesa in Piemonte sono arrivati a circa 500, mentre in Lombardia e nel suo capoluogo, Milano, i normali ricoveri ospedalieri sono stati sospesi per “liberare” alcuni posti letto per le emergenze.
Cosa c'è dietro il crollo dell'ospedale?
L'aumento dei ricoveri, che ha messo sotto pressione il sistema sanitario italiano, è dovuto all'aumento delle “malattie respiratorie, soprattutto tra gli anziani”.
“Il Covid è un po' diminuito nell'ultima settimana, l'influenza si sta diffondendo, ma altri virus hanno causato il 'sovraffollamento' degli ospedali e una pressione molto forte sui servizi di emergenza”, ha spiegato martedì De Lago, secondo i media locali.
Nella settimana prima di Natale, dal 18 al 24 dicembre, infatti, “la curva epidemica influenzale ha mostrato un valore di incidenza mai raggiunto nelle stagioni precedenti”, si legge nell'ultimo Bollettino Epidemiologico dell'Istituto Superiore di Sanità.
Secondo l'agenzia italiana la situazione è lungi dall'essere confermata.
“Molte regioni hanno attuato programmi per combattere il sovraffollamento negli ospedali e nelle istituzioni sanitarie per trovare letti aggiuntivi, ma a causa della cronica carenza di letti ospedalieri, praticamente non si può fare altro che prelevare letti da altre specialità, come quella chirurgica. Naturalmente, questo non risolve il problema”, ha detto de Lago.
Mentre la situazione peggiora, i medici sono stremati e sulla stampa italiana ci sono molti articoli allarmanti: “Ospedali in allerta” titola La Repubblica.
I medici non si riposano
Il responsabile del SIMIU ha sottolineato che molti medici del sistema sanitario pubblico italiano non riescono a riposarsi durante Natale e Capodanno.
Le ferie sono un “lusso”, ha detto, citando come esempio il capoluogo piemontese: “A Torino, ad esempio, non contiamo le ferie nel periodo natalizio” e “la maggior parte dei medici ha lavorato ininterrottamente durante tutto il periodo”.
Gli esperti esortano gli italiani a vaccinarsi poiché il picco dell’influenza deve ancora essere raggiunto quando si prevede che le scuole riapriranno dopo le vacanze la prossima settimana.
I consiglieri regionali del Partito Democratico, Massimiliano Valeriani ed Emanuela Droghei, del Partito Democratico, hanno visitato martedì due ospedali della capitale, i policlinici Umberto I e Sant'Andrea. Lì hanno trovato una situazione “molto complicata”. pazienti”.
I due lamentano “ambulanze bloccate, interventi rinviati, pronto soccorso intasati e letti bloccati da pazienti Covid, tutto a causa di una campagna di vaccinazione ritardata”.