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Continuano le proteste in Italia contro la decisione del governo di porre fine al programma di reddito di cittadinanza: le rimesse

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Continuano le proteste in Italia contro la decisione del governo di porre fine al programma di reddito di cittadinanza: le rimesse

In Italia le fazioni operaie continuano a protestare contro la fine del governo di destra guidato da Giorgia Meloni. Reddito di cittadinanza Stato sociale Piano per le famiglie povere. Lunedì 28 agosto sono state organizzate proteste nelle città comprese Napoli, Cosenza e Palermo, ed altre, su invito Una rete di associazioni per tutelare e ampliare i redditi di cittadinanza. Gruppi tra cui Potere al Popolo, Partito della Rifondazione Comunista (PRC) e Fronte della Gioventù Comunista (FGC) hanno partecipato alle proteste e hanno condannato i tagli. I manifestanti hanno anche chiesto l’aumento del salario minimo del paese a 10 euro (10,91 dollari) l’ora. A Napoli le forze di sicurezza hanno cercato di fermare i manifestanti, provocando scontri.

Il Programma per il reddito di cittadinanza è stato introdotto nel 2019, rivolto alle famiglie con un reddito mensile inferiore alla soglia di povertà di 780 euro (851,21 dollari). L’importo ammonta a 780 euro (851,21 dollari) per una persona sola e 1.300 euro (1.418,69 dollari) per una famiglia con due figli, a beneficio di milioni di famiglie povere, soprattutto durante la pandemia di Covid-19 e la crisi del costo della vita che ha raggiunto il picco con la crisi economica. inizio della guerra russo-ucraina.

Il governo Maloney, critico nei confronti del progetto fin dal suo inizio, ha preso la decisione invece di Sarà accompagnato da due nuovi programmi entro gennaio 2024: un assegno di previdenza sociale specificamente destinato a famiglie, anziani o familiari disabili, e un programma di assistenza in denaro per la formazione professionale per disoccupati non provenienti da famiglie che ricevono sussidi di previdenza sociale. La nuova politica escluderà di fatto migliaia di famiglie dal welfare sociale. Con questo, il governo mira a ridurre la spesa sociale per le famiglie povere di 2,5 miliardi di euro (2,73 miliardi di dollari USA). D’altra parte, il governo continua a fornire aiuti finanziari e militari al regime di Zelenskyj in Ucraina, cosa che ha fatto arrabbiare settori della classe operaia e l’opinione pubblica in tutta Italia.

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Il 28 agosto Maurizio Acerbo, alla guida di Rifondazione Comunista (PRC) e Unione Popolare, affermava: “I tagli ai redditi di cittadinanza e la totale mancanza di opportunità di lavoro non lasciano scelta: occorre intensificare la mobilitazione popolare. , che va avanti da settimane a Napoli.

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