Molti di noi ritengono che noi o i nostri figli passiamo troppo tempo a fissare gli schermi. Dal gioco all’utilizzo dei social media o alla navigazione in Internet, a volte potremmo avere la sensazione di trascorrere inconsciamente ore immersi nel mondo della tecnologia.
Tuttavia, secondo Kathryn Knips, psicoterapeuta specializzata in traumi informatici e danni online, ci sono passi concreti che tutti possiamo intraprendere per riprendere il controllo dalle mani delle aziende tecnologiche.
Nel suo nuovo libro Managing Your Gaming and Social Media Habits: From Science to Solutions, parte della nuova serie Ask the Experts in Psychology in collaborazione con la British Psychological Society, Nipps sostiene che la tecnologia in sé non è né buona né cattiva. Dipende piuttosto da come viene utilizzato e da chi.
“Per alcune persone, i social media e i giochi forniscono uno spazio salvavita”, afferma Knips. “I giochi offrono uno spazio in cui le persone possono connettersi e combattere altri sentimenti presenti nelle loro vite come la solitudine, l’ansia e la depressione”.
Ad esempio, Knips sottolinea il ruolo che la tecnologia ha avuto nel permetterci di connetterci con gli altri durante la pandemia di COVID-19, quando non potevamo socializzare fisicamente.
“Le connessioni del cyberspazio connettono le persone, e i giovani e gli adulti mi dicono che le comunità online a cui appartengono li aiutano a sentirsi come se fossero con persone che li capiscono, li vedono e condividono gli stessi interessi. Questo li aiuta quando si sentono soli e hanno bisogno supporto.”
Tuttavia, possono sorgere problemi se una persona trascorre così tanto tempo interagendo con la tecnologia da smettere di prestare attenzione ai segni di vescica piena o da non voler più partecipare al mondo reale, spiega Knips. Alla fine, ciò potrebbe portare a una situazione in cui i bambini non vanno a scuola o gli adulti non vanno a lavorare.
Knipps suggerisce che la chiave è gestire l’uso della tecnologia in modo da poter raccogliere i frutti senza cadere preda degli aspetti negativi dell’uso dello schermo. Secondo Knips, il primo passo in questo processo è comprendere i trucchi che le aziende tecnologiche utilizzano per farti diventare dipendente dalle loro app e dai loro dispositivi.
“Le aziende tecnologiche creano prodotti che sfruttano intenzionalmente i nostri desideri e bisogni interni per mantenere la nostra attenzione su tali prodotti”, afferma Knips.