La polizia francese e italiana hanno dichiarato di aver smantellato una rete internazionale di frode che spacciava bottiglie di vino di scarsa qualità come vintage, ciascuna del valore fino a 15.000 euro (12.500 sterline).
Sei persone, tra cui un cittadino russo sospettato di essere il capobanda, sono state arrestate a Parigi, Torino e Milano.
Presumibilmente avrebbero prodotto etichette false raffiguranti famosi vigneti francesi, che sarebbero state poi vendute a pieno valore di mercato attraverso commercianti di vino in tutto il mondo.
La procura francese ha affermato che il gruppo ha guadagnato due milioni di euro dalla frode.
Un cittadino francese è stato accusato di frode organizzata e riciclaggio di denaro.
La procura ha detto che sarà accusato anche il presunto leader del gruppo, un cittadino russo di 40 anni.
In un comunicato stampa, Europol ha affermato che gli oggetti sequestrati durante i sequestri includevano “una grande quantità di bottiglie di vino contraffatte di varie gamme Grand Cru, etichette di vino e prodotti in cera, componenti per il riempimento del vino, macchine tecniche per il riempimento delle bottiglie e beni di lusso”. oltre ad apparecchiature elettroniche per un valore di 1,4 milioni di euro e oltre 100 mila euro in contanti.
La frode sul vino esiste fin dall’invenzione del vino.
Fino a qualche anno fa, in Francia, era a un livello abbastanza gestibile: alcuni intenditori dedicati falsificavano etichette e sigilli di ceralacca per spacciare i vini base come qualcosa di più squisito.
Ma nell’ultimo decennio le cose sono cambiate.
I prezzi praticati per i migliori vini sul mercato mondiale sono ormai così alti – migliaia di sterline a bottiglia – che è diventato redditizio condurre frodi in modo più organizzato.
Il centro di questo tipo di frode sarebbe l’Italia. Questo perché lì hanno esperienza nella vinificazione: artigiani che conoscono le vecchie etichette, bottiglie e tappi; E anche la malavita pronta a investire.
Oggi, mi ha detto un banditore di vino, la contraffazione di vecchie bottiglie ed etichette è così intelligente che persino i vigneti stessi spesso non sono in grado di individuare i falsi.
E alcuni acquirenti conservano il vino per anni e potrebbero non scoprire mai che è falso.
Con gli acquirenti internazionali, soprattutto in Cina, disposti a spendere 20.000 sterline o più per una bottiglia di alta qualità, la tentazione criminale di realizzare la bottiglia perfetta – e poi riempirla di spazzatura – è una di quelle a cui alcuni non possono resistere.