Il ministro dell’Economia italiano Giancarlo Giorgetti (Lega/Libera Democrazia) e il ministro degli Affari dell’Unione europea Raffaele Vito (Fratelli d’Italia/Partito conservatore europeo) hanno smentito le voci secondo cui si candideranno a diventare il prossimo commissario italiano, anche se il vice primo ministro e ministro degli Esteri Antonio Tajani (Forza Italia/Partito popolare europeo) li ha definiti idonei alla posizione e le speculazioni mediatiche sulla loro candidatura.
Lunedì Tajani ha parlato dei potenziali candidati alla carica di commissario europeo in un’intervista radiofonica.
“È troppo presto per parlare di chi sarà il prossimo commissario europeo italiano”, ha detto. “Prima bisogna votare e poi il governo prenderà la decisione”.
Ha però definito Giorgetti e Vito “persone con grandi qualità che possono rappresentare l’Italia nella Commissione europea”, sottolineando che di questo non se ne è mai parlato.
Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti è un membro del partito di estrema destra della Lega del vice primo ministro Matteo Salvini e ha mantenuto buoni rapporti con l’ex primo ministro Mario Draghi, avendo servito come ministro dello sviluppo economico nel governo Draghi.
Negli ultimi mesi Giorgetti è stato al centro delle tensioni all’interno della coalizione di governo. Ha dovuto affrontare pressioni per risparmiare risorse pur insistendo nel mantenere la disciplina finanziaria, e si dice che sia stato vicino alle dimissioni in diverse occasioni.
secondo RepubblicaIn questo caso il ministro dell’Economia potrebbe essere pronto a lasciare il governo, offrendo alla Meloni la disponibilità a lavorare nella nuova Commissione europea, evitando così l’imbarazzo di dimettersi e andare direttamente a Bruxelles.
Ma il leader della Lega Matteo Salvini ha una visione diversa.
“Giorgetti stanco e pronto a partire? È una sciocchezza. Il problema di alcuni media italiani, che perdono vendite in edicola, è che riflettono i loro desideri sul territorio”, ha detto.
Lo stesso Giorgetti lunedì ha smentito le notizie:
“Per quanto mi riguarda – ha aggiunto – continuo a fare il mio lavoro come al solito, sto già pensando al piano strutturale e ho in mente un progetto specifico”.
Nel frattempo anche Raffaele Vito, ministro per gli Affari dell’Unione europea e membro del partito Fratelli d’Italia del primo ministro Giorgia Meloni, ha smentito le voci.
“È troppo presto per parlare di nomi per la Commissione europea”, ha affermato Vito, il ministro responsabile della rinegoziazione del piano nazionale di ripresa e resilienza con la Commissione europea.
“La questione dei nomi non è solo prematura, è molto prematura”, ha detto ai giornalisti.
(Alicia Preti | Euractiv.it)
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