Piccoli buchi neri possono giocare a “nascondino” con sfuggenti coppie di buchi neri supermassicci

Piccoli buchi neri possono giocare a “nascondino” con sfuggenti coppie di buchi neri supermassicci

Gli astronomi potrebbero utilizzare piccole coppie di buchi neri in un gioco cosmico di “nascondino” per dare la caccia a coppie di buchi neri massicci più grandi e sfuggenti. Pertanto, questa tecnica potrebbe aiutare a risolvere il mistero di come i buchi neri massicci siano cresciuti così rapidamente nell’universo primordiale.

Rilevare i buchi neri non è un compito facile, nonostante la loro reputazione di temibili giganti cosmici. Tutti i buchi neri sono circondati da un confine unidirezionale che intrappola la luce chiamato orizzonte degli eventi, che garantisce che non venga emessa luce. Persino i buchi neri supermassicci al centro delle galassie che sono milioni o miliardi di volte la massa del Sole possono essere “visti” solo se si nutrono di un’enorme quantità di materia che li circonda o se stanno facendo a pezzi una stella sfortunata.

Ma la luce, o “radiazione elettromagnetica”, come è più precisamente conosciuta, è solo un tipo di radiazione. Un altro tipo di radiazione è la “radiazione gravitazionale”, che si presenta sotto forma di piccole increspature che fanno vibrare lo spazio-tempo, e si chiama “onde gravitazionali”, che l’umanità sta appena iniziando a scoprire. Ciò significa che invece di cercare coppie di buchi neri supermassicci in questo gioco a nascondino, gli astronomi possono invece ascoltare.

Illustrazione di buchi neri binari che risuonano nello spazio-tempo come una campana con onde gravitazionali. (Credito immagine: Agenzia Spaziale Europea – C. Caro)

“La nostra idea funziona fondamentalmente come ascoltare un canale radio”, afferma il leader del team Jacob Stegmann, ricercatore post-dottorato presso l’Istituto Max Planck di Astrofisica. “Proponiamo di utilizzare il segnale proveniente da coppie di piccoli buchi neri in modo simile al modo in cui trasportano le onde radio il segnale.” Lo ha detto in un comunicato“I buchi neri supermassicci sono la musica codificata nella modulazione di frequenza (FM) del segnale rilevato.”

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By Orsina Fiorentini

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