Reporting di Tarek Amara, montaggio di Helen Popper
TUNISI, 16 settembre (Reuters) – La polizia tunisina, appoggiata da aerei e unità antiterrorismo, ha arrestato sabato centinaia di migranti e sequestrato imbarcazioni in un giro di vite su larga scala contro il traffico di esseri umani nella regione costiera di Sfax, un importante punto di partenza per migranti diretti in Europa. .
L’operazione, che secondo il governo è stata ordinata dal presidente Kais Saied, avviene mentre l’isola italiana di Lampedusa si trova ad affrontare un numero record di sbarchi di migranti che attraversano il Nord Africa.
Funzionari e testimoni hanno affermato che unità della Guardia nazionale tunisina hanno fatto irruzione nelle case dove alloggiavano centinaia di migranti, intercettato camion che trasportavano migranti verso le spiagge e confiscato navi utilizzate dai trafficanti.
Nell’operazione, che ha coinvolto aerei, cani poliziotto, camion militari e centinaia di agenti di polizia, sono stati arrestati numerosi sospetti trafficanti nelle città di Jebniana, Kerkennah, Masatria e Sfax, la capitale del governatorato.
Il colonnello della Guardia Nazionale Hossam Al-Jebli ha detto ai giornalisti: “L’operazione aerea prende di mira i trafficanti che commerciano nel dolore di persone frustrate”.
Il Ministero dell’Interno ha affermato in una nota che Saied ha ordinato la repressione per far fronte “all’afflusso inaccettabile di migranti”.
La Tunisia è sotto forte pressione da parte dell’Italia e dell’Unione Europea, che si sono impegnate a fornire un miliardo di euro in fondi dell’Unione Europea per aiutare l’esausta economia tunisina in cambio della fermata del flusso di migranti.
Negli ultimi giorni, circa 7.000 persone provenienti dal Nord Africa sono arrivate su barconi sulla piccola isola italiana di Lampedusa, spingendo il sindaco dell’isola a lanciare appelli di aiuto.
Complessivamente sono circa 126.000 i migranti arrivati via mare in Italia dall’inizio dell’anno, quasi il doppio rispetto ai 64.529 registrati nello stesso periodo del 2022, secondo i dati del Viminale.
Venerdì il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha invitato l’Unione europea ad agire congiuntamente “con una missione navale, se necessario” per impedire ai migranti di attraversare il Mar Mediterraneo dal Nord Africa.
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