Più di 500.000 residenti di Napoli, nel sud Italia, saranno evacuati entro 72 ore dopo che più di 160 terremoti hanno scosso la regione in un giorno.
Lunedì si sono registrate 160 scosse di terremoto intorno a Napoli, con conseguente chiusura di fabbriche, scuole e case.
Un terremoto di magnitudo 4.4 ha colpito nei pressi di Pozzuoli. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) si è trattato del terremoto più forte avvenuto nella regione negli ultimi 40 anni.
Martedì il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha detto che la situazione è “sotto controllo” e “non c’è rischio di esplosione”.
Sebbene non siano stati segnalati danni, le autorità italiane hanno individuato delle “zone rosse” dove verrà effettuata un’evacuazione di massa per prevenire una possibile esplosione.
Manfredi ha avvertito che “potrebbero verificarsi terremoti più gravi” in futuro, aggiungendo che le autorità “devono gestire questa situazione di emergenza con la quale dovremo convivere per mesi”.
“Non posso dire alla gente di non avere paura, perché è normale, ma stiamo attenti ai napoletani e monitoriamo la situazione”, ha assicurato.
Nei prossimi tre giorni i residenti di Napoli verranno evacuati tramite autobus, treni e battelli.
In città sono state montate centinaia di tende e alcuni residenti hanno trascorso la notte per strada, mentre altri sono rimasti altrove presso i parenti.
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